Un materiale misterioso, dal significato profondo: stiamo parlando dell’ambra. L’usanza di utilizzarla per la realizzazione di gioielli è antichissima e millenaria.
Esistono infatti testimonianze del suo utilizzo già in epoca egizia, ma non solo, alcuni gioielli di ambra sono stati ritrovati anche fra le rovine dell’antica Grecia.
Come nasce?
Innanzitutto va sfatata la credenza che sia una pietra.
L’ambra in realtà deriva dalla resina fossilizzata delle conifere e ha quindi un’origine organica.
Il suo colore varia dal giallo al rossiccio, ma in alcuni casi può persino assumere sfumature bluastre, verdi e bianche.
Inoltre, trattandosi di una resina, non è raro ritrovare al suo interno resti di piccoli insetti, imprigionati all’interno.
Data la sua particolare origine, sono molti i significati che le sono stati dati.
I monaci buddisti, ad esempio, la considerano un simbolo di saggezza, ma anche di forza e resilienza.
In astrologia è correlata al sole e quindi legata al segno del Leone.
Secondo la cristalloterapia chi indossa un gioiello di ambra viene avvolto da una sensazione di positività e ottimismo, che favorisce l’incontro con la propria anima gemella.
Attualmente le creazioni più celebri in ambra si trovano soprattutto in Russia, dove durante il periodo degli Zar la gemma veniva donata per augurare fortuna e buona salute.
La lavorazione di ogni gioiello avviene sempre a mano: solo così si può garantire la conservazione di tutte le sue proprietà e del suo soprannaturale potere.